Mentre vi scrivo – dal giardino del mio buen retiro estivo sul Gargano – penso a quanto sia lontano il Covid.
Ovviamente mi sbaglio. A ingannarmi è il paesaggio, impreziosito dal profumo della brezza marina, dal suono delle cicale che invita lo sguardo (e la mente) oltre la siepe, lasciando che si perda nel celeste del cielo.
Una piacevole condizione di libertà che ho riassaporato subito dopo l’annuncio della fine del lockdown. E con essa anche la frenesia dei bagagli, il viaggio in auto, la gestione del fine settimana (jogging all’alba e spritz al tramonto, lontana da computer e agenda).
Tutto questo (straordinariamente semplice, in realtà) mi ha spinto per un attimo a credere che la vita sia tornata alla normalità, dove per ‘normalità’ s’intende ‘Covid free’.
Ma, ahimè, nonostante gli sforzi di recuperare quella quotidianità (pre-virus) che ci sembrava persa (tradotto: weekend al mare, aperitivi al bar, cene al ristorante, e – diciamolo – anche qualche abbraccio di cui sentivamo la mancanza!), la nostra estate deve fare i conti ancora con la malattia.
Una verità che conoscono bene anche le nostre amiche del Gruppo Facebook Spose in Quarantena, (arrivate oggi a quota 2011).
Quando la community si è affacciata sul web era fine marzo: il mese della paura da pandemia, del distanziamento sociale, dei dispositivi di sicurezza.
Ma noi (parlo per conto della squadra delle lungimiranti wedding planners) eravamo lì, alla tastiera, per supportarvi.
E quando il vostro sogno sembrava infranto vi abbiamo consigliato di non avere fretta.
E in molti casi abbiamo avuto ragione.
E’ sfogliando i post di giugno che mi accorgo che l’impegno seminato durante la quarantena è stato un lavoro che ha ottenuto i suoi frutti.
Molte di voi, aspiranti sposine, coroneranno nei mesi a seguire il loro progetto d’amore: altre hanno preferito rimandare al 2021, approfittando di questo tempo (decisamente più slow) per perfezionare i preparativi delle nozze.
Tra loro, abbiamo l’esperienza di Daria P. che ha sfoderato tutta la sua intraprendenza per non lasciarsi sopraffare dalla nostalgia: ha impegnato il 20 giugno (giorno in cui avrebbe dovuto sposarsi) come riepilogo delle sue nozze, slittate al 29 agosto. Trucco, parrucco, menù e bomboniere all’ordine del giorno. Ben fatto.
Strizziamo l’occhio anche a Valentina R.: la sua è una rocambolesca narrazione dei fatti.
Probabilmente presa (come tante) dall’indecisione e ostaggio di report e indiscrezioni in merito al Covid, in primavera ha optato a un rinvio del matrimonio di ben 365 giorni.
Il suo 1 agosto 2020 è diventato così 5 settembre 2021. “Sarò più serena”, si sarà detta. Ma poi -complici le colleghe del Gruppo Spose in Quarantena e le epiche mediazioni delle nostre wedding planners – Valentina ha ripreso la corsa dei preparativi e soprattutto ha rintracciato il suo parroco per fissare subito la nuova data. Il prossimo 15 settembre lei salirà all’altare. A tutti i costi.
Storie d’amore e di coraggio ai tempi della pandemia.
Come suggerisce Verusca Berrettoni: “L’amore è una grande forza, capace di realizzare l’impossibile, mi salverà sempre”.
Perchè, scrive Giada V., “se aspettiamo il momento giusto, dove tutto sarà perfetto, resteremo deluse. Prendiamo la vita per ciò che ci da’, perché a togliere ci mette un attimo”.
Lo ammetto: questa riflessione mi ha riportato con i piedi per terra.
L’atmosfera bucolica in cui mi ero immersa nelle prime righe è sfumata man mano che le parole di Giada avanzassero nella mia mente. Plaudo alla sua capacità di analizzare il momento attuale: esiste davvero l’attimo giusto?
Carpe diem. Interpretata spesso come un banale invito a godersi la vita, la saggia espressione di Orazio esorta a cercare la gioia del presente, del qui ed ora.
Un’etica che – con molta probabilità – devono aver adottato tutte quelle ragazze che nei giorni scorsi hanno pronunciato il fatidico Sì (come Isabella T., Dounia H., Fabiola C., Cristina C., Sebastiana C.).
A loro noi riserviamo il nostro speciale augurio. Ci uniamo ai vostri festeggiamenti: decisamente unici, magari piuttosto riservati, ma pur sempre esclusivi.
Sono i vostri sguardi sognanti, le dichiarazioni d’amore ai vostri neo mariti, le promesse che vi siete scambiati che alimentano le speranze di una riconquista della ‘normalità’.
Già, cosa è normale oggi? Difficile dirlo. L’emergenza sanitaria – che per mesi ci ha costretto tra le quattro mura domestiche – ha cambiato le nostre prospettive, per cui tirare un calcio alla ‘sindrome da capanna’ e concedersi un brindisi con il proprio compagno è un passo verso la quotidianità.
“Felicità” dice Simona B., postando due calici mentre festeggia le pubblicazioni in attesa del 30 agosto. Il manifesto di questa nuova vita.
Un esercito pacifico di brides-to-be è pronto a schierarsi in chiesa e nei municipi nei prossimi giorni.
Oggi è il tempo di promettersi amore eterno.
Il prossimo anno sarà il momento della festa.
Vita F., Giusy A., Mary A., Rosalia M., sono solo alcune delle nostre Spose in Quarantena che hanno afferrato per i capelli il 2020.
Vi saluto e vi lascio con le partecipazioni di matrimonio di Simona T. che coronerà il sogno il 7 ottobre a Palermo.
“Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità”, Albert Einstein.