Siamo in emergenza ed è chiaro. La stagione dei matrimoni è alle porte e regna sovrana la disinformazione, la speculazione e la fobia.
Future spose atterrite: cosa ne sarà del mio matrimonio previsto a breve?
Wedding planner divise tra chi è in preda al panico ed altre che tentano di rassicurare gli sposi.
Catering che fanno la voce grossa “non ci interessa se da 150 i tuoi invitati saranno 30, a noi dovrai comunque corrispondere la somma relativa ai 150!”
Il Decreto Ministeriale del 4 marzo 2020 ha previsto delle disposizioni urgenti in materia ma non è stato recepito da alcuni a dovere.
Il testo recita “sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali (…)” ed ancora “sono sospese le manifestazioni, gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato”.
Questo sin dalla prima lettura è apparso chiaro: i grandi eventi e quindi anche i matrimoni sono compresi.
Superando un attimo il decreto un grosso problema che potrebbe colpire i matrimoni imminenti è che gli invitati si faranno prendere dalla fobia e quindi non prenderanno parte all’evento.
Quindi decreto e sua interpretazione a parte la preoccupazione può derivare da altro.
Leggete l’articolo sulle clausole “salvavita”.
Vi faccio su tutti l’esempio dei funerali in chiesa, è stato disposto che “per la celebrazione dei funerali: alla Messa esequiale siano presenti soltanto gli stretti familiari, sempre a distanza di precauzione igienica”.
Quale sorte dovrebbe toccare ai matrimoni celebrati in chiesa? A mio modesto avviso la disposizione riguarda anche i matrimoni.
Ma quale conseguenze avrà questa emergenza sui matrimoni previsti in calendario da qui ad un mese due?
L’argomento merita sicuramente altri approfondimenti ed è ovvio che la soluzione migliore può essere trovata analizzando caso per caso, ma se volete qualche informazione in più cliccate qui e leggete il mio ultimo articolo